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Schedae numerus: EDR080470


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Schedae numerus: EDR080470      TM numerus:   248069
Regio antiqua: Etr
Regio nostrae aetatis: I
Urbs antiqua: Falerii Novi?/Sutrium?   TMGEO
Urbs nostrae aetatis: Fabrica di Roma (Viterbo)?/Sutri (Viterbo)?
Locus inventionis: Canepina (Viterbo), località Arcella, in prossimità della confluenza del Fosso dell'Arcella con il Rio Francina
Locus adservationis: Canepina (Viterbo), località Arcella, in prossimità della confluenza del Fosso dell'Arcella con il Rio Francina
Rerum inscriptarum distributio: rupes
Rei materia: lapis
Status tituli: tit. integer
Scriptura: scalpro
Lingua: latina
Religio: Pagana
Titulorum distributio: sacer
Virorum distributio: ord. mun.; cet.; liberti?
Editiones: Contributi allo studio di fattibilità della direttrice viaria Civita Castellana - Viterbo, Viterbo, 1985, pp. 97, 99, con foto (I. Dini, G. Pacchiarotti, F. Ricci, L. Santella) (1)
Miscellanea greca e romana, 11, Roma 1987, pp. 129-144, con facsimile (L. Gasperini) - AE 1987 (2)
AE 1987, 0361 (3)
L. Gasperini, Il santuario romano delle acque all'Arcella di Canepina (VT), Roma 1988, spec. pp. 9-24, 34 nr. 15, con facsimile (4)
L. Gasperini, Iscrizioni latine rupestri nel Lazio, 1, Etruria Meridionale, Roma 1989, pp. 79-86 nr. E 16, con foto e facsimile (5)
HD008901 (H. Niquet) (6)
G. Prosperi Valenti, Valetudo. Origine ed aspetti del culto nel mondo romano, Roma 1998, p. 166 nr. 20 e tav. XIV, con foto (7)
R. Chellini, Acque Sorgive Salutari e Sacre in Etruria (Italiae Regio VII). Ricerche Archeologiche e di Topografia Antica, Oxford 2002, pp. 42-43, 209, 231, 237, 243, 249, 255 (8)

Textus:
Bonae Valetudini sacr(um).
Cn(aeus) P̣acilius Marna, sevr(:sevir)
Sutrio, Aug(ustalis) Faleris ex voto sacr(um).
P̣acilia Primitiva bone(:bonae) Bonad=
ịae Castresi(:Castrensi) ex voto sacrum.


Apparatus: Textus secundum (5), contulit ad apographum F. Frasson a. 2023.
L'iscrizione è incisa, entro una cornice a rilievo, su di un lato opportunamente lisciato di una grande roccia rilavorata, che aveva funzione di altare nell'ambito probabilmente di un santuario delle acque, ubicato a breve distanza dalla vetta del Monte Cimino.
In (4) (pp. 27-28) si considera il comprensorio del Cimino come un'area sacra che non appartiene a nessuno dei centri circumvicini.
Sull'epigrafe, cfr. anche p. es. Nuovo bullettino archeologico sardo, 4, 1987-1992, pp. 305-306 (A. Mastino); Assisi e gli Umbri nell'antichità. Atti del Convegno Internazionale, Assisi 18-21 dicembre 1991, a cura di G. Bonamente, F. Coarelli, Assisi 1996, p. 334 (C. Letta).

Tempus: 71 d.C. / 200 d.C.  (palaeographia)
Schedae scriptor: FEDERICO FRASSON (NIQUET)    Tempus schedae: 25-04-2023  (11-05-2023)


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