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Schedae numerus: EDR161336


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Schedae numerus: EDR161336
Regio antiqua: Etr
Regio nostrae aetatis: I
Urbs antiqua: Falerii Novi
Urbs nostrae aetatis: Fabrica di Roma (Viterbo), località Falerii Novi
Locus inventionis: Civita Castellana (Viterbo), Porta Borgiana (riutilizzo)
Locus adservationis: ignoratur, periit
Rerum inscriptarum distributio: sepulcrum
Rei materia: marmor
Status tituli: tit. mutilus
Scriptura: scalpro
Lingua: latina
Titulorum distributio: sepulcralis
Virorum distributio: ord. sen.
Editiones: CIL 11, 03097 (1), cfr. p. 1323 (2) et cfr. SupplIt, 01, 1981, p. 117 (I. Di Stefano Manzella) (3)
S. Demougin, Uterque ordo. Les rapports entre l'ordre senatorial et l'ordre equestre sous les Julio-Claudiens, apud S. Panciera (ed.), Epigrafia e ordine senatorio. Atti del colloquio internazionale (Roma, 14-20 maggio 1981), I, p. 100 (4)
M. Torelli, Ascesa al senato e rapporti con i territori d'origine. Italia: regio VII (Etruria), apud S. Panciera (ed.), Epigrafia e ordine senatorio. Atti del colloquio internazionale (Roma, 14-20 maggio 1981), II, p. 296 (5)
C. Cascione, Tresviri capitales. Storia di una magistratura minore, Napoli 1999, pp. 224-225, nr. 22 (6)

Textus:
D(is) M(anibus)
P(ublio) Glitío L(uci) [f(ilio)] Gal(eria) tríb(uno) mil(itum) leg(ionis)
pr(imae?) IIIviro(:triumviro) capit(ali) OP VEHÍS P Q
Maxímíla(:Maximilla) Agnatía(:Egnatia) con(iugi?) o(ptimo?) s(uo?) f(ecit)


Apparatus: Textus secundum (6); emendavit (v. 4) N. Lapini a. 2018.
Parte delle decorazioni appartenenti al monumento funerario di Glizio Gallo furono riutilizzate per ornare la porta eretta in onore del Cardinale Borgia, futuro papa Alessandro VI, governatore della città tra il 1482 e il 1492; il blocco contenente parte dell'iscrizione è andato poi perduto.
P. Glitius Gallus (PIR2 G 184) è ricordato da Tacito (Ann., XV 56, 4) per esser stato coinvolto nella congiura di Pisone; esiliato insieme alla ricca moglie, Egnatia Maximilla (Ann., XV 71, 3), nell'isola di Andro, nelle Cicladi, tornò in Italia alla morte di Nerone, durante l'amnistia concessa da Otone (Hist., I 90), terminando poi la sua vita a Falerii. Fu tribuno, probabilmente angusticlavio, anche se Torelli (ed. 5) lo suppone di famiglia senatoria; la carriera successiva al tribunato, nota da questa iscrizione tramandata solo per via manoscritta, è di difficile interpretazione. Secondo Mommsen nel v. 3 è indicata la carica di "quaestor provinciae Hispaniae Baeticae", cosa che presupporrebbe che al momento dell'esilio Glizio Gallo fosse ancora di rango questorio; al contrario S. Demougin (ed. 5) suppone una carriera più ricca, con questura, tribunato e forse pretura.
Il figlio della coppia è identificabile col console suffetto ricordato in CIL 11, 03098 = CIL 11, 07492 (EDR182880, C. Gabrielli), che ricoprì tale carica ante 79 d.C.

Tempus: 65 d.C. / 85 d.C.  (prosopographia; historia, antiquitates; palaeographia)
Schedae scriptor: Novella LAPINI    Tempus schedae: 06-01-2022  (08-01-2022)


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